Una mia amica dark, una persona molto buona e intelligente, apre una di quelle merde di app di incontri per cercarsi una fidanzata, scrolla un po' di profili e mi dice qualcosa del tipo: "Sembra che ormai la storia dell'avere malattie mentali venga fatta passare come un qualcosa di figo... guarda un po' qua, ci sono ’ste ragazze che si vantano di avere problemi... Anche sui social è così, con tutti ’sti meme che semplificano e sminuiscono le cose. Vorrei proprio vedere se postassi la mia diagnosi firmata dallo psichiatra, vorrei proprio vedere cosa ci troverebbero di figo...". Io allora le rispondo: "L'intrattenimento ormai è la misura di tutte le cose". In questo post vorrei un attimo elencare e ragionare sul significato e sulle implicazioni di questa mia osservazione, che implicitamente ne racchiude un'altra, ossia: "L'(in)esperienza del reale è stata ricondotta all'esperienza dell'intrattenimento". Giocando un po' come con le Matrioske, in ultima istanza si potrebbe dire: "Il principio del piacere, a livello sociale e sistemico (almeno per quanto riguarda l'Occidente), ha offuscato la realtà, a tutti i livelli e istanze". Ma procediamo con ordine.