Titolo originale: 美少女戦士セーラームーン ANOTHER STORY
Sviluppatore: Angel
Formato: Super Famicom
Durata: 15 ore di gioco circa
Anno di uscita: 1995
Anno di uscita: 1995
In tempi bui, nei quali non si può uscire di casa per ordine stesso del governo, non resta altro da fare che rifugiarsi in mondi fantastici. La mia generazione di nerd, in particolare, era cresciuta più con i jrpg che con i romanzi di avventura: alle medie, bene o male, quasi tutti i compagni di classe (maschi) sapevano cos'era un Final Fantasy. Sebbene per me i modelli ideali di questo tipo di giochi sono tutt'ora Xenogears, Persona 2 e Final Fantasy 7, tutti titoli per PSX, riconosco che l'era del Super Famicom, che non ho vissuto in prima persona per motivi anagrafici, è stata la più brillante per quanto riguarda questo tipo di "racconti interattivi".
Nel settembre del '95, qualche mese dopo l'uscita di Chrono Trigger, vero e proprio caposaldo del genere a base di viaggi temporali e battaglie epiche, la Angel diede in pasto ai fan l'unico jrpg in circolazione di Sailor Moon. Niente di nuovo sotto il sole dal punto di vista narrativo: una nuova strega cattiva, tale Apsu, vuole cambiare il futuro utilizzando dei cristalli magici, seguendo un po' le orme di qualche cattivo cliché di Final Fantasy. Le nostre eroine pertanto, in una timeline collocabile tra Super S e Sailor Stars, si ritroveranno - outer senshi incluse -, a dover fronteggiare una nuova minaccia per il genere umano - più tutti i vari cattivi delle serie animate andate in onda prima del gioco, ovviamente "resuscitati" da Apsu, e le sue tirapiedi, le carismatiche oppositio senshi venute dal futuro.
Lei non poteva mancare.
La grafica di Another Story è molto avanti per la sua epoca, e sfrutta al pieno le potenzialità del Super Famicom. Gli sprite delle nostre eroine hanno una certa cura del dettaglio e le ambientazioni, così come le musiche, non hanno nulla da invidiare ai capisaldi del genere. Le pecche del gioco derivano dalla sua eccessiva brevità (15 ore scarse per finirlo), linearità (il gioco segue la trama e basta, niente side quest, solo tre località presenti in un intera world map ecc.) e giocabilità. In particolare, sotto questo (dolente) aspetto, gli attacchi delle Sailor Senshi sono sempre gli stessi (Saturn ad esempio farà solo Death Reborn Revolution per tutta la durata del gioco), a eccezione della possibilità di eseguire attacchi combinati tra varie Sailor in pieno stile Chrono Trigger. Inoltre, gli EP, o punti magia che servono per utilizzare i vari attacchi delle Sailor, non crescono con il salire del livello di queste ultime, e pertanto l'utizzo degli oggetti ricarica EP dopo un po' diventa fuorviante.
Considerando comunque la semplicità delle trame delle serie televisive dedicate alle Sailor Senshi, quella di Another Story si rivela senz'altro cliché, ma comunque ben scritta, e all'epoca l'idea delle Sailor "doppelgangers" era in qualche modo anticipatrice di certe tendenze "dark" che avranno in futuro molte serie televisive a tema "ragazze magiche".
Il gioco inizia con avventure individuali delle Inner Senshi, che si ritrovano a dover svolgere delle missioni in località diverse del mondo; dopodiché inizierà la trama vera e propria, con tanto di viaggi nel passato e nel futuro (di nuovo, Chrono Trigger). Sebbene il gioco sembri essere rivolto alle fans della serie, in realtà in alcuni frangenti è abbastanza complesso - molto grezzamente oserei dire "da nerd" -, e con un elevato rate di incontri casuali (la mia fidanzata, che non è nerd, è comunque riuscita ad arrivare fino alla fine e ad apprezzarlo). Sempre seguendo la scia di un certo gioco dell'epoca che ho già menzionato molte volte, non mancano inoltre dei finali alternativi condizionati da una scelta di gioco (per la precisione ce ne sono due: un good ending e un bad ending).
I simbolini rosa sotto gli HP sono gli EP, e sono decisamente troppo pochi e non crescono con l'aumentare del livello delle Sailor Senshi. Questo, nonostante sia esaltante usare le proprie Sailor preferite in battaglia, provoca un certo problema di giocabilità.
Diciamocelo chiaro: a livello di gameplay Another Story non può competere con un Final Fantasy 4/5/6 o con un Chrono Trigger a caso. Tuttavia, essendo un prodotto ufficiale Sailor Moon con una confezione di rispetto e una trama che non ha nulla da invidiare al corrispondente manga/anime, ha comunque i suoi punti di forza e si risolve in una bella esperienza di gioco sia per i fan di Sailor Moon che per chi si sente nostalgico di un'epoca di grande creatività videoludica. Utilizzare le proprie eroine preferite in un contesto jrpg è molto più appagante che giocare ad uno dei tanti picchiaduro realizzati con la licenza della Takeuchi, e infatti ancora oggi è possibile reperire appassionate longplay del gioco su YouTube, oppure un sito interamente dedicato ad esso, con tanto di patch amatoriale per poterlo giocare in inglese. Ma ora, in conclusione, lasciamo parlare alcune immagini.
Grafica e atmosfera del gioco non hanno nulla da invidiare ai capolavori del periodo.
Ovviamente, quando possibile (le Inner Senshi sono obbligatorie, non si scappa), lei è sempre stata una presenza costante nella mia squadra.
Questa sorta di Asuka è la Doppelganger di Tsukino Usagi.
Atmosphere.
La bellezza del chara anni '90.
E ora da questo Black Hole apparirà Lavos... ehm il boss finale del gioco!
La Porta del Tempo di Sailor Pluto ovviamente non poteva mancare in un gioco come questo.
Un vero peccato che non ne abbiano mai tratto un episodio speciale o film.
RispondiEliminaNon ho capito solo perché dici che temporalmente è collocabile tra quarta e quinta serie se è del 1995 e con atmosfere simili a S.
Interessanti le Opposite, con quel look da OAV anni '90. Direi che comunque, tra giocabilità e design, non si poteva chiedere di più allo SNES :)
Moz-
Ciao! L'ho collocato in quella timeline semplicemente perché nel gioco puoi usare Super Sailor Chibi Moon, e se non erro mi sembra che lei (nell'anime) si trasformi in tal modo nell'arco Super S.
EliminaMolto interessante, non sapevo dell'esistenza di un jrpg dedicato a Sailor Moon.
RispondiEliminaHai ragione, questo chara è veramente interessante.
Altri tempi!
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