«E così sei tornato, farabutto, ficcanaso che
non sei altro? Vuoi tornare ad affliggerci e tormentarci, desideri
ancora esporre i nostri corpi ai pericoli e costringere i nostri
cuori a prendere sempre nuove decisioni? Com'ero felice; potevo
sguazzare nel fango e crogiolarmi al sole; potevo trangugiare e
ingozzarmi, grugnire e stridere, ed ero libero da pensieri e dubbi:
“Che devo fare, questo o quello?”. Perché sei tornato? Per
rigettarmi nell'odiosa vita che conducevo prima?»
[Elpenoro si rivolge a Ulisse dopo la sua liberazione
dall'incantesimo di Circe]
Spesso, nei miei scritti, utilizzo molte volte il
termine “postmodernità”, un nome “totalizzante” che di fatto
serve ad etichettare l'assetto sociale tipico del mondo occidentale,
soggetto al modello capitalistico e consumistico esportato dagli
Stati Uniti in (quasi) tutto in mondo industrializzato. Ma che cos'è
precisamente questa “postmodernità”? Che caratteristiche ha?
Questo dossier ha lo scopo di chiarire ai miei lettori e alle mie
lettrici cosa effettivamente essa sia, sperando che questi ultimi,
dopo averlo letto, non soltanto comprenderanno meglio cosa intendo
dire quando parlo di “bambini vecchio”, “animalizzazione”,
“simulacri” et similia, ma che si facciano altresì un'idea ben
più chiara del mondo in cui vivono e della sua confusionarietà ed
insensatezza, sperando che, nel loro piccolo, possano migliorare il
loro stile di vita grazie ad una certa presa di coscienza, rendendolo meno disumano. Fatta questa premessa, ho reso la bibliografia del dossier molto corposa al fine di fornire numerosi strumenti di comprensione e
approfondimento a chi legge: in essa troverete tutti i testi
che vi servono per acquisire consapevolezza della famigerata
condizione postmoderna nella
quale siete vostro malgrado
invischiati. Buona lettura.