Titolo originale: Bishoujo Senshi Sailor Moon S
Regia: Kunihiko Ikuhara
Soggetto: Naoko Takeuchi
Sceneggiatura: Yoji Enokido, Katsuyuki Sumisawa, Sukehiro Tomita, Shigeru Yanagawa
Character Design: Ikuko Ito
Musiche: Takanori Arisawa
Studio: TOEI animation
Studio: TOEI animation
Formato: serie televisiva di 38 episodi
Anni di trasmissione: 1994-1995
Dopo il timido esordio
registico di “Sailor Moon R”, Kunihiko Ikuahara prende
definitivamente le redini della trasposizione animata di “Sailor
Moon”, coadiuvandola con i vagiti di quelli che diventeranno i
tratti caratteristici del suo stile personale. Al fianco di colui che
qualche anno dopo dirigerà uno dei massimi capolavori
dell'animazione tutta - “La Rivoluzione di Utena” - troviamo un
Hideaki Anno in veste di animatore chiave, nonché gli
artisti i quali, una volta terminata l'esperienza TOEI,
collaboreranno con Ikuhara nella veste ufficiale di Be-Papas:
Yoji Enokido (tra l'altro uno dei futuri sceneggiatori di
“Evangelion”) e l'animatore Shinya Hasegawa.
Le carte in regola per
creare un qualcosa di sensazionale ci sono tutte; ora che la prima,
storica serie di “Sailor Moon” - nonostante la crisi economica
dilagante e lo sviluppo del mercato OAV - ha sdoganato l'animazione
seriale novantina con un grande successo di pubblico, si può andare
più in profondità, dando alle avventure di Usagi e soci un taglio
ben più complesso, adulto, dai risvolti oscuri ed imprevedibili:
“Sailor Moon S” è la miglior saga del brand, un'opera seminale
la cui influenza stilistica nelle produzioni successive è
innegabile.