Titolo originale: Bishoujo Senshi Sailor Moon Crystal: Death Busters-hen
Regia: Chiaki Kon
Soggetto: Naoko Takeuchi
Sceneggiatura: Yuji Kobayashi
Character Design: Akira Takahashi
Musiche: Yasuharu Takanashi
Studio: TOEI animation
Studio: TOEI animation
Formato: serie televisiva di 13 episodi
Anno di trasmissione: 2016
Esistono due tipi di
remake: quelli praticamente inutili, in quanto si trattano di mere
manovre commerciali fini a sé stesse, che immancabilmente svuotano
le opere da cui derivano del loro valore iconico, e quelli
intelligenti, ovvero ben diretti e rispettosi dell'originale, che
viene omaggiato con le dovute precauzioni. I primi due archi di
“Sailor Moon Crystal”, nuovo adattamento animato del manga di
“Sailor Moon” prodotto dalla
Toei per il ventesimo anniversario delle Sailor Senshi,
indubbiamente appartengono alla prima categoria; un discorso diverso
vale invece per il terzo arco del suddetto progetto, costituito dal remake che si è posto l'obbiettivo di adattare l'Infinity
Arc del manga della Takeuchi, proprio quello che corrisponde,
televisivamente parlando, alla serie meglio riuscita del brand, quel
“Sailor Moon S” (1994) diretto da Kunihiko Ikuhara e sceneggiato
da Yoji Enokido. Fortunatamente, presa coscienza della disfatta
denominata “Crystal”, la Toei Animation ha deciso di cambiare lo
staff dell'anime e di affidare tutto nelle mani di Chiaki Kon, una
regista veramente appassionata di “Sailor Moon” e disposta a
“salvare” le vicende di Michiru, Haruka e della famiglia Tomoe
dal vergognoso oblio privo di verve che erano state le prime due
stagioni del remake. Nasce a questo modo una sobria rivisitazione - fortunatamente sprovvista di scene di trasformazione realizzate
mediante un'orripilante computer grafica - di un mito del passato, coadiuvata da continui rintocchi di
sottofondo inneggianti all'opera novantina diretta da Kunihiko Ikuhara, rispetto alla quale, senza invadenti ambizioni - a parer mio la serie originale rimane comunque inarrivabile -, essa si presenta come una versione “complementare" - e non "alternativa" - della medesima storia, con la differenza di essere più fedele al manga.