Titolo originale: Omoide Emanon
Titolo inglese: Memories of Emanon
Autori: Kajio Shinji, Tsuruta Kenji
Tipologia: Seinen Manga
Edizione italiana: Non disponibile
Volumi: 1
Anni di Pubblicazione: 2008
Emanon. Se lo rovesciamo si legge Noname, senza nome. Ed è proprio questo il nome, che allo stesso tempo non lo è, della misteriosa ragazza incontrata nel lontano 1967 da un adolescente qualunque, durante un ordinario viaggio in traghetto. Emanon. Una ragazza dall'aspetto trasandato, con la sigaretta e i capelli lunghi, i jeans, lo sguardo penetrante. Emanon, che dallo spazio infinito e pieno di segreti contempla la storia della vita sulla Terra; Emanon, che se ne sta chiusa nel suo bozzolo, nelle profondità delle acque primordiali. Nel posto ove tutti i ricordi degli esseri viventi devono ancora formarsi.
E' un manga che allo stesso tempo non lo è, questo "Memories of Emanon".
Si tratta di uno di quei lavori misconosciuti ai più e volutamente
retrò, dai toni filosofici e dai molteplici livelli di lettura, in cui
già solo i disegni trasmettono un senso di poesia e di nostalgia
atavici. Forse Emanon è l'eterno femminino, che vive fin dall'inizio dei
tempi e che rimembra tutta la storia della vita; forse è la grande
madre di Jung, il simbolo del cerchio, il mandala. E se veramente così
fosse, un normalissimo ragazzo appassionato di fantascienza
incontrerebbe per caso, durante un viaggio, l'eterno femminino, con il
quale rifletterebbe sulla vita, e sul legame che c'è tra di essa e la
ciclicità della Storia. Forse l'uomo riuscirà ad evolversi, prendendo
coscienza dei propri errori. O forse no. Chi potrà mai saperlo?
Certamente il triste bacio di Emanon, sotto il cielo stellato, mentre il
vento le accarezza i lunghi capelli, ha valenza simbolica, così come il
finale, così come i dialoghi. "Memories of Emanon" non è un prodotto d'intrattanimento: è pura arte, una storia di nicchia in cui l'ordinario e lo straordinario si mescolano tra loro in perfetta armonia, dando origine ad una lieve brezza mattutina in cui gli interrogativi della notte paiono esser diventati leggiadre reminescenze che scalpitano nell'inconscio.
Emanon è tutte le donne, ma allo stesso tempo non lo è - ed ecco che la
vicenda si tinge di misticismo orientale, oltre alle numerosi
riflessioni dei protagonisti sull'evoluzionismo e sul senso della vita;
intanto là fuori, il mare, allo stesso modo dell'animo umano, si agita
in preda alla tempesta. Emanon forse è il nulla assoluto, quello di
Meister Eckahrt, dove non esistono né angeli né demoni, dove la volontà
di vivere anela a spegnersi, facendo spazio all'infinito. In poche
tavole, in un contesto normalissimo, senza astronavi, eroi o fantasie
varie, l'autore ci comunica il suo senso del vivere, che potrebbe anche
non avere una risposta. A meno che nella vostra vita non siate stati
così fortunati da incontrare un giorno, per caso, la
misteriosa e malinconica Emanon.
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