"Non mi piacciono i ragazzi che si isolano" ha detto una collega ad altri colleghi in una discussione oziosa davanti alla macchinetta del caffè. Ne ho dedotto che per lei le persone devono essere tutte estroverse, altrimenti ciccia. Un'altra collega, una bionda molto bella, si ingobbisce, avvicina gli occhi allo smartphone ed esclama: "Uno da quaranta kappa follower mi segue, è famoso!". Sembra proprio che ci uscirà insieme, chi lo sa. Un altro giorno parlo per caso con un influencer di successo che conosco da una vita per via delle carte di Magic e, seguendo il filo di un discorso, lui a un certo punto mi dice: "Ieri ne ho provata una magra, conosciuta in chat come tante altre. Deludente, non sa scopare". E così via, gli esempi sono infiniti. In tutto ciò ho come l'impressione che la maggiorparte delle femmine adulte selezionino i propri partner sessuali in base al loro grado di coerenza con i dettami sociali prestabiliti; l'accesso al sesso, quindi, il più grande piacere concesso in natura all'uomo, verrebbe elargito, a meno ch'egli non paghi (un sesso più scadente, sicché privo di validazione femminile), in base al suo grado di omologazione sociale, ergo al suo grado di attinenza alla moda del momento. Non per niente le femmine vanno a momenti, a fasi (mi vengono in mente i calendari lunari del matriarcato, basati sul ciclo mestruale). Niente di cui stupirsi, il loro ventre dopotutto è come un orologio che da millenni stabilisce la predisposizione e i tempi di fioritura della vita. Ciò detto, il vuoto dettato dalla noia, d'altro canto, spinge le persone a ricercare maggiormente il sesso, anche con partner diversi: uno scientista direbbe che ciò è necessario alla diversificazione del genoma ("L'infedeltà è figlia dell'istinto naturale // Contribuisce al miglioramento della specie" cantava una volta qualcuno su MTV). Moda e noia sono pertanto due cose fondamentali nella nostra natura: se gli esseri umani fossero tutti asceti refrattari al mondano e perennemente impegnati in attività intellettuali, si riprodurrebbero con una frequenza molto più bassa; d'altro canto più una persona acquisisce conoscenza e diventa consapevole di sé e della vita, più tende a sviluppare una forma di pensiero tendente al nichilismo o al pessimismo, nonché un mindset che induce a comportamenti antisociali (mi viene in mente CHAЯLY, un film molto discusso su questo blog). "Quando andavo al Leoncavallo dovevo farmi piacere musica di merda per poter scopare" mi disse una volta un metallaro diventato finto ska-boy per raccattare un po' di vagina. Luigi Mangione, invece, non potendo più scopare a causa dei chiodi che i medici gli hanno piantato nella colonna vertebrale, legge tantissimo e a un certo punto, un po' come Fantozzi, scopre che il neoliberismo capitalista è una truffa a danno dei più deboli. Si fa una pistola con la stampante 3D nella sua cameretta, una sorta di cripta monacale postmoderna, e va a uccidere un CEO dell'healthcare per la strada. Mi viene quasi il dubbio che la pornografia gratuita sia un modo utilizzato dal potere per prevenire cose come questa, se non rivolte peggiori. Chi lo sa.