martedì 17 febbraio 2015

Barefoot Gen (Gen di Hiroshima): Recensione

  Titolo originale: Hadashi no Gen
Regia: Mori Masaki
Soggetto: basato sull'omonimo manga di Keiji Nakazawa
Sceneggiatura: Keiji Nakazawa
Character Design: Kazuo Tomisawa
Musiche: Kentarou Aneda
Studio: Madhouse
Formato: film cinematografico
Anno di uscita: 1983 


Anche se spesso guardando anime recenti ho la vaga impressione che i giapponesi l'abbiano dimenticato, la tragedia di Hiroshima e Nagasaki è stata una delle più grandi ferite ricevute dal loro popolo. Tale nefasto evento è stato ricordato nella maggiorparte degli anime e manga che vanno dagli anni '60 fino agli inizi del ventunesimo secolo - tra i più recenti mi torna subito in mente l'apocalittico e validissimo "Saikano" -. Sopratutto durante il periodo della guerra fredda, in cui la minaccia atomica era temuta in tutto il mondo, nell'animazione giapponese fiorivano molte opere apocalittiche e impegnate sull'argomento. "Barefoot Gen"si colloca perfettamente in questo tipo di opere (non a caso è uscito nel 1983, lo stesso anno di "Dunbine", l'anime di Tomino in cui è presente uno dei più grandi moniti autorali nei confronti della guerra e delle armi nucleari). Siamo di fronte ad un lungometraggio tratto dall'omonimo manga autobiografico di Keiji Nakazawa. Autobiografico, è questa la parola che sconvolge: quello che vedremo in "Barefoot Gen" è la vera e propria testimonianza di un bambino riuscito a sopravvivere alla tragedia nucleare di Hiroshima.

venerdì 13 febbraio 2015

Key the Metal Idol: Recensione

 Titolo originale: Key the Metal Idol
Regia: Hiroaki Sato, Takashi Watanabe
Soggetto: Hiroaki Sato
Sceneggiatura: Hiroaki Sato
Character Design: Kunihiko Tanaka
Mechanical Design: Takashi Watabe
Musiche: Tamiya Terashima
Studio: Studio Pierrot
Formato: serie OVA di 15 episodi
Anni di uscita: 1994 - 1997


Assieme al "Giant Robo" di Imagawa, "Key the Metal Idol" è l'OAV più significativo della prima parte degli anni novanta, quella antecedente allo storico ed epocale "Evangelion". Significativo in quanto in esso sono già contenute alcune delle innovazioni tipiche della seconda metà degli anni novanta e dei primi anni del duemila, il cosiddetto "dopo Eva" (il quale, a mio avviso, è il periodo più fecondo della storia dell'animazione, assieme all'anime boom di fine anni settanta e inizio anni ottanta). "Key the Metal Idol" è quindi un OAV che mescola assieme le varie tendenze dei suoi anni plasmandole un anno prima di "Evangelion", dando origine a uno pseudo cyberpunk più cupo e violento del solito, nonché dotato di un inquietante substrato mistico intimamente connesso con la tecnologia e il folklore (ma comunque risibile rispetto a quello ben più sofisticato presente nelle opere di Oshii, ABe e Nakamura). Nella sostanza, l'opera è più vicina a Imagawa che a Hideaki Anno: la trama di "Key the Metal Idol" è infatti molto complessa, e in ogni episodio vengono proposti una certa quantità di enigmi e di misteri apparentemente sconnessi i quali, al momento delle rivelazioni finali - in questo caso si parla di due episodi conclusivi di due ore circa, pieni zeppi di spiegoni e tecnobubbole - s'incastreranno tra loro formando un mosaico senza alcuna falla. 

mercoledì 4 febbraio 2015

Toward the Terra (2007): Recensione

Titolo originale: Terra e...
Regia: Osamu Yamazaki
Soggetto: basato sull'omonimo manga di Keiko Takemiya
Sceneggiatura: Satoru Nishizono, Toshizo Nemoto, Akemi Omode, Hiroshi Ohnogi
Character Design: Nobuteru Yuki
Mechanical Design: Yutaka Izubuchi (originale), Hideyuki Matsumoto, Takayuki Yanase, Yasushi Ishizu
Musiche: Yasuharu Takanashi
Studio: Minami Machi Bugyosho, Tokyo Kids
Formato: serie televisiva di 24 episodi
Anno di trasmissione: 2007


"Terra e..." è una serie animata tratta dall'omonimo manga di Keiko Takemiya, prestigiosa autrice appartenente al tanto seminale quanto celebre "Gruppo 24". La suddetta opera, allo stesso modo dell'adattamento cinematografico del 1980, è stata concepita in pieno anime boom: un lasso temporale in cui negli anime la fantascienza veniva sviscerata in tutte le sue forme e manifestazioni, in seguito all'enorme successo riscosso in patria dai film di "Corazzata Spaziale Yamato" e "Star Wars" (1977). Non a caso la Takemiya, nonostante il suo status di pioniere del genere Yaoi (suo è il capolavoro "Il Poema del Vento e degli Alberi"), nel 1980, subito dopo aver concluso "Terra e...", aveva prestato il suo tratto allo scrittore di fantascienza Ryu Mitsuse, creando "Andromeda Stories", altro manga il quale, allo stesso modo di "Terra e...", godrà di un adattamento cinematografico immediato, esattamente lo stesso anno della conclusione della controparte cartacea (in questo caso parliamo del 1982). Ergo, nonostante la serie televisiva di "Terra e..." sia targata 2007, essa presenta tutti i cliché fantascientifici che andavano di moda durante l'anime boom: non mancano all'appello dei "Cavalieri Jedi/Newtype" dotati di poteri ESP, i quali combattono contro un oscuro impero meccanizzato e distopico; una marcata dose di melodramma, congiunta a storie d'amore tragiche, con tanto di tematiche impegnate/impegnaticce che rintoccano nel sottofondo; l'arma finale dei cattivi stile "Morte Nera/Solar Ray"; supercomputer senzienti che regolano le civiltà di pianeti lontani e inimmaginabili; un finale altamente drammatico, possibilmente apocalittico, che spesso faceva da monito antimilitarista contro la continua corsa agli armamenti tipica della Guerra Fredda. "Terra e..." è quindi a tutti gli effetti una serie di fine anni settanta/inizio anni ottanta, a prescindere dalla realizzazione tecnica, ovviamente conforme a quella degli anime più recenti.

sabato 31 gennaio 2015

Ginga Nagareboshi Gin: Recensione

Titolo originale: Ginga Nagareboshi Gin
Regia: Katsumata Tomoharu
Soggetto: basato sull'omonimo manga di Yoshihiro Takahashi
Sceneggiatura: Kenji Terada
Character Design: Yanase Jouji
Musiche: Oumi Gorou
Studio: Toei Animation
Formato: serie televisiva di 21 episodi
Anno di trasmissione: 1986


"Ginga Nagareboshi Gin" è un'anime decisamente intenso. Si tratta di uno shounen di formazione anni '80 duro e puro, nel quale i veri protagonisti sono i cani anziché gli uomini. La storia ha origine nelle ventose, fredde ed innevate alpi giapponesi, nelle quali gli orsi costituiscono una grave minaccia per la sopravvivenza dell'uomo. Gin è il cucciolo figlio di Riki, un carismatico cane da orso il quale, durante una caccia all'ultimo sangue, viene scaraventato nei meandri di un precipizio dalla sua monolitica, imponente e feroce preda. Da questo evento avrà inizio il viaggio di formazione che Gin intraprenderà al fine di vendicare il padre: egli dovrà uccidere Akakabuto, il temibile e sanguinario leader degli orsi bruni.

sabato 17 gennaio 2015

Giant Robot: Il giorno in cui la Terra si fermò: Recensione

 Titolo originale: Giant Robo The Animation - Chikyū ga Seishisuru Hi
Regia: Yasuhiro Imagawa
Soggetto: Yasuhiro Imagawa, ispirato alle opere di Mitseru Yokoyama
Sceneggiatura: Yasuhiro Imagawa, Yasuto Yamaki, Eiichi Matsuyama
Character Design: Toshiyuki Kubooka
Mechanical Design: Takashi Watabe
Musiche: Masamichi Amano
Studio: Mu Animation Studio
Formato: serie OVA di 7 episodi
Anni di uscita: 1992 - 1998


Gli Shizuma Drive sono delle capsule in grado di produrre energia illimitata senza danneggiare l'ecosistema, e costituiscono la fonte energetica primaria utilizzata dall'umanità. Dieci anni prima degli eventi narrati nella serie, un team di scienziati guidato dal professor Shizuma creò questo oggetto rivoluzionario; tuttavia, durante un esperimento assolutamente necessario alla realizzazione di una nuova rivoluzione energetica, avvenne una catastrofe che per poco non distrusse il pianeta: una vera e propria apocalisse nella quale vennero uccise milioni di persone innocenti. Nel presente, il misterioso Gruppo BF intende ricreare l'evento, utilizzando una potente arma sepolta nel sottosuolo a forma di bulbo oculare: toccherà al robot gigante alimentato ad energia nucleare comandato dal giovane Daisaku difendere la terra da tale minaccia. Chi si nasconde dietro al Gruppo BF? Perché esso vuole innescare nuovamente l'arcana tragedia? I legami tra i personaggi e i risvolti della trama saranno imprevedibili: che lo spettacolo abbia inizio!