Dato quello che sta succedendo in giro per il mondo, ho deciso di rispolverare una vecchia lettura sconosciuta ai più, ma ben nota a mia madre, che da giovane, un po' come me, era un'avida lettrice con una discreta sensibilità verso il sociale. Quindi, per ovvi motivi, lessi "Io, il mio nemico" da ragazzino, anche se all'epoca non avevo ancora la maturità necessaria per poterlo veramente capire, nonostante comunque, in qualche modo, lo avessi visceralmente assorbito e fatto mio (mi sembra di ricordare una fase della mia vita in cui volevo fare il militare e il giornalista). Fatte queste premesse, l'opera è appunto un capolavoro di giornalismo, quando il giornalismo ancora esisteva e non era perlopiù fake news o l'emblema dello sputtanamento e del partito preso come oggi. In sostanza, l'autore è un giornalista ebreo con un passato nell'esercito israeliano (paracadutisti, antiterrorismo), che nel 1986, di comune accordo con il suo giornale, decide di sfruttare il suo aspetto fisico e la sua profonda conoscenza della lingua e della cultura araba per fingersi palestinese.
domenica 29 ottobre 2023
venerdì 25 dicembre 2020
Narutaru: Recensione 2 .0
Titolo originale: Narutaru
Autore: Kitoh Mohiro
Tipologia: Seinen Manga
Edizione italiana: Star Comics
Volumi: 12
Opera dalle molteplici stratificazioni, Narutaru è indubbiamente una tragedia. Se si vuole affrontare un’analisi del manga, bisogna quindi partire da questo presupposto, per poi arrivare a considerare, più in superficie, la denuncia sociale (e politica) messa in atto dall’autore.
In primis ci si potrebbe chiedere, come fece Nietzsche, da dove abbia avuto origine la tragedia, considerando purtuttavia che l’opera è orientale, ed ergo costruita su fondamenta ben diverse dal romanticismo tedesco, dall’idealismo e dal dualismo Cartesiano. Rimane comunque un nesso con la tragedia greca antica: forse, la cosa più angosciante di Narutaru, è come esso evidenzi, con il suo essere violento, morboso e malato, sia l’inettitudine dell’essere umano – non ci sono eroismi nell’opera, solo bassezze -, sia il suo essere predestinato all’inevitabile fine, che per Kitoh, autore dalle influenze taoiste, è allo stesso tempo rinascita.
Siamo nel 1998, e i Pokémon sono una realtà commerciale molto popolare presso i giovani, mentre Evangelion lo è per gli adulti. L’idea di base dell’autore è di coniugare le due cose: avremo dei ragazzini con i loro mostri (Shiina, la protagonista, esteticamente è molto affine alle ragazzine della Nintendo) in un contesto drammatico, psicologico, filosofico e metanarrativo alla Evangelion. Essendo poi Narutaru un seinen manga, l’autore non si pone alcun limite nell’esporre situazioni molto violente e morbose, coadiuvate da un tratto tagliente e asettico che rende i personaggi molto simili alle bambole – e quindi incapaci di svincolarsi dalla loro condizione di tragici, di marionette mosse dalle fila del destino.
domenica 7 gennaio 2018
Capitan Harlock, il pirata dello spazio: Recensione
Soggetto: basato sull'omonimo manga di Leiji Matsumoto
Sceneggiatura: Haruya Yamazaki, Shozo Uehara
Studio: Toei Animation
Formato: serie televisiva di 42 episodi
Anni di trasmissione: 1978 - 1980
Soltanto qui i sogni che avevi perduto tanto tempo fa tornano a vivere.
Dov'è andato quel bel fiore?
Dov'è finito quell'animo gentile?
Sali a bordo di questa nave, se hai bisogno di una ragione per cui vivere.
Soltanto qui i sogni che avevi perduto tanto tempo fa tornano a vivere.»
sabato 25 giugno 2016
House: Recensione
sabato 10 ottobre 2015
Eureka Seven: Recensione
Per chi scrive, “Eureka Seven” gioca un ruolo abbastanza importante nel suo genere di riferimento, in quanto si tratta dell'ultimo grande – in tutti i sensi: parliamo di uno staff stellare, di un budget spropositato e di una cinquantina di puntate - robotico “classico” della storia; il canto del cigno di quella corrente stilistica originatasi in passato grazie alle lezioni impartite dai seminali “Gundam” e “Macross”, aggiornato secondo i dettami grafici del suo tempo e fornito di una dimensione epica, sentimentale e psicologica in parte affine alle correnti stilistiche in voga negli anni novanta.
sabato 25 aprile 2015
General Daimos: Recensione
sabato 11 aprile 2015
Mobile Suit Z Gundam: Recensione
Regia: Yoshiyuki Tomino
Soggetto: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino
Sceneggiatura: Yoshiyuki Tomino, Akinori Endo, Hiroshi Ohnogi, Miho Maruo, Tomoko Kawasaki, Yasushi Hirano, Yumiko Suzuki
Character Design: Yoshikazu Yasuhiko
Mechanical Design: Kunio Okawara, Kazumi Fujita, Mamoru Nagano
Musiche: Shigeaki Saegusa
Studio: Sunrise
Formato: serie televisiva di 50 episodi
Anni di trasmissione: 1985 - 1986
martedì 17 febbraio 2015
Barefoot Gen (Gen di Hiroshima): Recensione
Sceneggiatura: Keiji Nakazawa
Character Design: Kazuo Tomisawa
Musiche: Kentarou Aneda
Studio: Madhouse
Formato: film cinematografico
Anno di uscita: 1983
venerdì 9 gennaio 2015
Now and Then, Here and There: Recensione
Soggetto: Akitaro Daichi
Sceneggiatura: Hideyuki Kurata
Character Design: Atsushi Ohizumi, Rie Nishino
Musiche: Taku Iwasaki
Studio: AIC, Geneon
Formato: serie televisiva di 13 episodi
Anni di uscita: 1999-2000
giovedì 8 gennaio 2015
Area 88 (OAV): Recensione
Regia: Hisayuki Toriumi
Soggetto: basato sull'omonimo manga di Kaoru Shintani
Character Design: Toshiyasu Okada
Monster Design: Junichi Watanabe
Musiche: Ichiro Nitta
Studio: Studio Pierrot
Anni di uscita: 1985 - 1986
Area 88: Recensione
Titolo originale: Eria Hachi-Jū-Hachi
Titolo inglese: Area 88
Autore: Kaoru Shintani
Tipologia: Shounen Manga
Edizione italiana: non disponibile
Volumi: 23
Anni di Pubblicazione: 1979-1986
martedì 6 gennaio 2015
The Vision of Escaflowne: Recensione
lunedì 24 novembre 2014
Simoun: Recensione
Regia: Junji Nishimura
Soggetto: Fūkyōshi Oyamada
Character Design: Asako Nishida
Musiche: Toshihiko Sahashi
Studio: Studio Deen
Formato: serie televisiva di 26 episodi
Anno di trasmissione: 2006
domenica 7 settembre 2014
Mobile Suit Gundam: Recensione
Regia: Yoshiyuki Tomino
Soggetto: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino
Sceneggiatura: Hiroyuki Hoshiyama, Yoshihisa Araki, Masaru Yamamoto, Kenichi Matsuzaki, Yoshiyuki Tomino
Character Design: Yoshikazu Yasuhiko
Mechanical Design: Kunio Okawara
Musiche: Yuji Matsuyama, Takeo Watanabe
Studio: Sunrise
Formato: serie televisiva di 43 episodi
Anni di trasmissione: 1979 - 1980
Zeon è inizialmente avvantaggiato dall'uso di un rivoluzionario tipo di arma, il Mobile Suit Zaku, un robot corazzato antropomorfo pilotato da un essere umano. Durante l'intrusione di una squadra di Zaku nella colonia federale di Side 7, il giovane Amuro Rei si ritroverà, in seguito ad alcune circostanze casuali, a dover pilotare il Gundam, un prototipo di Mobile Suit creato dalla Federazione al fine di fronteggiare la minaccia di Zeon. Il giovane, assieme agli altri soldati improvvisati della White Base, un mezzo bellico dalla tecnologia d'avanguardia adibito a nave profughi, si ritroverà nel bel mezzo di una vera e propria guerra, nella quale il talento dei suoi giovanissimi compagni, unito alla tecnologia della White Base e dei Mobile Suit, potrebbe contribuire a ribaltare le sorti del conflitto a favore della Federazione...
domenica 24 agosto 2014
Legend of the Galactic Heroes: Recensione
sabato 9 agosto 2014
La Principessa Spettro: Recensione
Soggetto & sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Character Design: Masashi Ando, Yoshifumi Kondo
Musiche: Joe Hisaishi
Studio: Studio Ghibli
Formato: film cinematografico
Anno di uscita: 1997
mercoledì 6 agosto 2014
Mobile Suit Victory Gundam: Recensione
Regia: Yoshiyuki Tomino
Soggetto: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino
Sceneggiatura: Hideki Sonoda, Kazuhiro Kanbe, Ken Oketani, Minoru Onoya, Sukehiro Tomita
Character Design: Hiroshi Osaka
Mechanical Design: Kunio Okawara, Hajime Katoki, Junya Ishigaki
Musiche: Akira Senjou
Studio: Sunrise
Formato: serie televisiva di 51 episodi
Anni di trasmissione: 1993 - 1994
«Se usato per connettere le persone, questo Mobile Suit potrebbe anche piacermi.» [Shakti, rivolgendosi ad Uso]
«Non acquistate questi DVD, non è roba da guardare!» [Yoshiyuki Tomino, rivolgendosi ai potenziali acquirenti dei DVD di "V Gundam"]
"Victory Gundam" è a tutto diritto l'anime più sadico, triste e violento mai concepito da Yoshiyuki Tomino, il leggendario creatore di "Gundam" e "Ideon". Si tratta della trasposizione animata della suprema depressione e dello scazzo più totale nei confronti della vita, della donna e dello stesso "Gundam", reo di aver generato un merchandising sfrenato di gunpla, che, dai tempi "Z Gundam", rende l'autore insofferente e impossibilitato a sfogare la sua illimitata creatività in modo indipendente dalle pressioni dei produttori (all'epoca di "Victory" Tomino si era opposto alla fusione della Sunrise con Bandai, ma era stato ignorato e costretto a lavarore controvoglia). L'agognata libertà espressiva e la fine della depressione arriveranno solamente nella seconda metà degli anni '90, in cui l'autore partorirà i personalissimi e ottimisti "Turn A Gundam" e "Brain Powerd".
martedì 5 agosto 2014
The Sky Crawlers: Recensione
Regia: Mamoru Oshii
Soggetto: (basato sui romanzi originali di Hiroshi Mori)
Sceneggiatura: Chihiro Ito
Character Design: Tetsuya Nishio
Mechanical Design: Atsushi Takeuchi
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Production I.G
Formato: film cinematografico
Durata: 121'
Anno di uscita: 2008
lunedì 4 agosto 2014
Turn A Gundam: Recensione
Regia: Yoshiyuki Tomino
Soggetto: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino
Sceneggiatura: Yoshiyuki Tomino, Ai Ota, Hiroyuki Hoshiyama, Ichirou Ohkouchi, Jiro Takayama, Katsuhiko Chiba, Minoru Onoya, Miya Asakawa, Tetsuko Takahashi
Character Design: Akira Yasuda
Mechanical Design: Atsushi Shigeta, Kunio Okawara, Syd Mead, Takumi Sakura
Musiche: Yoko Kanno
Studio: Sunrise
Formato: serie televisiva di 50 episodi
Anni di trasmissione: 1999 - 2000