Titolo originale: Muno no Hito
Autore: Yoshiharu Tsuge
Tipologia: Seinen Manga
Edizione italiana: Canicola
Volumi: 1
Anno di pubblicazione: 1985
Muno no Hito, terzultimo manga di Yoshiharu Tsuge prima del ritiro a vita privata, è un "manga dell'io", una presa di coscienza in cui l'autore, incapace di adeguarsi ai ritmi della modernità (Tsuge lascerà la sua professione proprio perché insofferente verso le scadenze serrate imposte dalle nascenti riviste settimanali), ammette il suo totale fallimento, sia come professionista che come uomo. L'opera, appartenente in tutto e per tutto al filone del gekiga (i.e. immagini drammatiche), è suddivisa in una serie di episodi di vita di tutti i giorni, il cui denominatore comune è la perdita dei valori giapponesi del passato - ai quali Tsuge è incapace di rinunciare. Basti pensare alla sua collezione di pietre, che nella loro armonia rispecchiano le bellezze e le forme della natura (i.e. le usanze shintoiste), ormai incomprese e ignorate dai clienti; l'interesse per l'allevamento di specie di uccelli autoctone, verso le quali i giapponesi occidentalizzati non nutrono più alcun interesse, preferendo quelle importate dall'estero; l'attaccamento alla moda postbellica della fotografia - e così via.