Titolo originale: Yojouhan Shinwa Taikei
Regia: Masaaki Yuasa
Soggetto: Tomihiko Morimi
Sceneggiatura:Makoto Ueda
Character Design: Nobutake Ito
Musiche: Michiru Oshima
Studio: Madhouse
Formato: serie televisiva di 11 episodi
Un giapponese che parla del Giappone, Hiroki Azuma, nel suo libro sulla
filosofia postmoderna, definisce l'otaku come un consumatore
ossessivo-compulsivo paradossalmente caratterizzato dallo snobismo
tipico del periodo Edo. L'otaku è anche un costruttore di mondi
immaginari, un escapista che ama sostituire le tristi esperienze - e
delusioni - del quotidiano con mondi fittizi e illusori, amando feticci
anziché persone reali - volendo, anche eleganti donne-artefatto legate
ad arcaici canoni di bellezza, non più riscontrabili in una frenetica
società animalizzata come quella giapponese. E' bene specificare che
quello dell'otaku sia un caso limite del giovane figlio della
postmodernità, soggetto in genere alienato dal mondo che lo circonda,
giacché non riesce a trovare in esso - e in sé stesso - punti di
riferimento stabili con cui identificarsi. Il protagonista di "The
Tatami Galaxy" indubbiamente soddisfa tutti questi requisiti, a parte il
non essere un consumatore ossessivo-compulsivo: egli è una persona
passiva, dalla parlantina veloce e dal flusso di coscienza delirante,
costantemente alla ricerca del "bello" in un mondo che non rispecchia
affatto le sue elevate pretese snobistiche. In ogni episodio lo
sventurato andrà incontro a determinati fallimenti sul piano sociale e
sentimentale, arrivando addirittura a rinchiudersi in casa come un vero e
proprio hikikomori, oppure ad amare platonicamente una bambola - a suo
dire - bellissima, dalla raffinata pettinatura e dal portamento
elegante. Con una regia estremamente dinamica, postmoderna,
estremizzata, dilatata e nevrotica, l'ottimo Masaaki Yuasa mette in
scena una commedia incentrata sui problemi tipici di un giovane
giapponese dall'identità frammentaria, non definita - egli non ha
nemmeno un nome - che si appresta a intraprendere le prime relazioni
sentimentali e ad affrontare l'ambiente universitario.