Titolo originale:Apollo no Uta
Titolo inglese: Apollo's Song
Autore: Osamu Tezuka
Tipologia: Shonen Manga
Edizione italiana: inedito (disponibile solo in lingua inglese)
Volumi: 3
Anno di uscita: 1970
«I wanted to run away from everyone, to live in a world of my own, where
nobody would ever find me. This is that world, my world.»
«When you love someone, it puts you above life and death.»
Se pensate che queste citazioni vengano fuori da un anime psicologico
anni '90 vi sbagliate di grosso. Le ho prese da "Apollo no Uta", quello
che ritengo uno dei migliori Tezuka che abbia mai letto. Si tratta di
una grande metafora della vita e dell'amore uomo-donna, in chiave
psicologica, filosofica, con un forte nichilismo di fondo e un evidente
richiamo alle tragedie greche (l'idea di base sulla quale si sviluppa il
manga è il mito di Apollo e Daphne). Per la prima volta, il complesso
di Edipo e la psico-analisi compaiono in un media di intrattenimento
giapponese; "Apollo no Uta", infatti, è stato inizialmente concepito da
Tezuka come mero manuale di educazione sessuale per i ragazzi del
periodo, anche se il risultato finale è ben differente; l'infinita
fertilità artistica del maestro, anche in questo caso, ha fatto sì che
l'opera trascendesse a qualcosa di ben più profondo - un dramma umano
struggente, dai molteplici livelli di lettura.