Titolo originale: Lupin Sansei · Cagliostro no Shiro
Regia: Miyazaki Hayao
Soggetto originale: Monkey Punch (personaggi), Maurice Leblanc
Sceneggiatura: Miyazaki Hayao, Yamazaki Haruya
Musiche: Oono Yuuji
Produzione: Tokyo Movie Shinsha
Formato: film cinematografico
Anno di uscita: 1979
Regia: Miyazaki Hayao
Soggetto originale: Monkey Punch (personaggi), Maurice Leblanc
Sceneggiatura: Miyazaki Hayao, Yamazaki Haruya
Musiche: Oono Yuuji
Produzione: Tokyo Movie Shinsha
Formato: film cinematografico
Anno di uscita: 1979
L'esordio alla regia cinematografica di Miyazaki Hayao, precedentemente impegnato a dirigere la serie televisiva Lupin Sansei del '71 con i colleghi Oosumi Masaaki e Takahata Isao, non poteva che avvenire in un clima di pieno fermento per l'animazione giapponese. Si era infatti in pieno anime boom, e dopo la proiezione del film riassuntivo di Uchuu Senkan Yamato, avvenuta due anni prima, gli otaku si aspettavano opere animate in grado di venire incontro alle loro ormai riconosciute e marcate esigenze esistenzialistiche (o escapististiche che dir si voglia). A spadroneggiare nel neonato mercato "anime" (prima si sarebbe parlato solo di "terebi-manga" e "manga-eiga", ovvero "cartoni in tivvù" e "film a cartoni") c'erano da un lato la sete di SF roman, dall'altro la fame per il nascente genere lolicon, entrambe forme riparative di stasi sublime nella propria adolescenza e dei suoi dolci ideali. Proprio di questo parleranno già pochi anni dopo dei giovani autori intellettuali quali Kawamori Shouji e Mikimoto Haruiko in ChoujikuuYosai Macross, quindi Yamaga Hiroyuki e la futura GAiNAX col DAICON-IV Opening Anime, e quindi ancor più schiettamente Oshii Mamoru nel suo Uruseiyatsura2 · Beautiful Dreamer. La destrutturazione interna dell'otakuzoku e delle sue nevrosi si era già innescata, la lucidità dei suoi più brillanti esponenti era spiccata. In particolare, l'allora dilagante fenomeno dell'idolatria lolicon, pur serpeggiando in mille modi nella società giapponese (post)moderna si era manifestato dichiaratamente in primis con i manga di Azuma Hideo (premio Seuin nel 1979), tuttavia fu pressoché canonizzato proprio con il qui presente Lupin miyazakiano, ovvero con la sua adorabile eroina Clarisse, che divenne una sorta di reginetta del lolicon ambita e adorata da una sconfinata pletora di otaku in visibilio.
